Recensioni ai Quanah Parker (progressive rock)
Below here, some excerpts from some beautiful reviews to my Italian progressive rock band “Quanah Parker” (www.quanahparker.it). Our music is available on cdbaby and at www.gtmusic.it Many thanks to our reviewers and… we hope you’ll enjoy reading this!
Un disco che inorgoglisce il Progressive Italiano, senza spazio e senza tempo, a dimostrazione che questa magia mai finirà. (Massimo Salari, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, 28 febbraio 2015, http://nonsoloprogrock.blogspot.it/2015/02/quanah-parker.html).
[…] il nome dei Quanah Parker deve essere ora sulla bocca di ogni amante del Symphonic Prog orientato alla tastiere, perché il loro secondo album “Suite Degli Animali Fantastici” è una perla. […] La band intorno a Scivales usa una tavolozza di colori molto originale per dipingere i più grotteschi mostri preistorici e animali fantastici. […] qualcosa di questo sogno rimane intatto, lasciando l’ascoltatore/sognatore con un nuovo stato di coscienza nel mondo. […] raffinate esecuzioni d’insieme che sono sempre al servizio di una narrativa chiara. Lo stile di Scivales è vicino ai migliori lavori solisti di Rick Wakeman. (Christoph Lintermans, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, DAMUSIC.BE, 9 settembre 2015, http://damusic.be/cd/quanah-parker/suite-degli-animali-fantastici)
Fabulous CD from Italy! Creative musicianship and imaginative imagery in musical interpretation.(Ed Shanaphy, pianista/arrangiatore/editore per CBS, Ekay Music, Glenn Miller Orchestra, Steinway&Sons, ecc., messaggio sulla pagina Facebook della stazione radio “Somewhere Between Sunrise & Sunset”, 8 aprile 2015.)
Una band da ascoltare con calma, da godersi con piacere; tante sfaccettature, melodie stuzzicanti, giocate strumentali, atmosfere interessanti e variabili… insomma, un signor disco! […] Davvero eccellente la padronanza strumentale di Scivales & Co., […] un ottimo lavoro; bravissimi, davvero eccezionale. E’ sicuramente uno tra i più bei dischi Progressive Italiani (e non solo) che ho recensito ed ascoltato di recente… promossi, promossi! Voto: 9/10. (Giovanni Clemente, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, RAW & WILD, aprile 2015, http://www.rawandwild.com/review/review.php?id=Quanah+Parker )
From Distant Lands, soffice, riempie di suoni la tua stanza. […] un concept album che non si ferma alla musica. Suoni e poesia ci consentono finalmente di poter tornare a pensare. […] Animale Multiforme, poesia e musica di alto contenuto prog. […] La minisuite Death of a Deer, un brano da brividi sulla pelle. […] Non vorresti mai che finisse questo disco. […] lo stile di questo gruppo prog italiano è unico, […] come tutte le cose belle, anche questo capolavoro della musica prog italiana, finisce e ti tocca riascoltarlo. (Fabrizio Cremonesi, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, 2 giugno 2015, http://www.recsando.it/servizi/rubriche/salotto-letterario/1879-quanah-parker-la-suite-degli-animali-fantastici)
Nessuna copia, nessuna coverizzazione, ma stili e influenze diverse che confluiscono in un lavoro pieno di fascino, […] nasce spontaneo un ensemble compositivo che a tratti mette i brividi. […] Chapeau! (Athos Enrile, recensione al CD Quanah!, www.mat2020.com, 15 gennaio 2013.)
[…] raro esempio di reale sguardo in avanti per la nostra musica italiana, […] e convintamente di respiro internazionale, […] questo fa dei veneziani Quanah Parker un esempio virtuoso per il panorama attuale in ambito progressivo […]. (Daniele Nuti, recensione al CD Quanah!, in SIRIO 6070, 25 novembre 2013.)
These cuts are simply brilliant. Quanah Parker is a phenomenal group, and Betty Montino is fabulous… her purity of sound is breathtaking. If music would go in this direction how wonderful it would be. (Ed Shanaphy, pianista/arrangiatore/editore per CBS, Ekay Music, Glenn Miller Orchestra, Steinway&Sons, ecc.)
Il neo-prog sinfonico, […] per una volta non risulta elegantemente stucchevole, ma grazie alla voce di Elisabetta “Betty” Montino si propone sia raffinato che convincente, rivelandosi molto più espressivo di tanti più illustri e blasonati colleghi. (Michele Merenda, recensione al CD Quanah!, in ARLEQUINS, 2013).
Ottimo neo prog, che prende ispirazione dai gloriosi anni ’70, suonato con garbo e tocco, come da chi conosce bene il proprio “mestiere”. Pezzi articolati con combinazione classica fra tastiere e chitarra, un must del rock progressivo. Accompagnati dalla voce raffinata e potente della Montino, da un’ottima combinazione della base ritmica basso/batteria. […] In conclusione del set […] una corposa suite molto ben strutturata nei suoi movimenti, ora recitata e ora cantata in lingua italiana.(Marco Pessina, recensione al concerto del 30 aprile 2014 al Club Il Giardino Lugagnano (Verona), http://it.paperblog.com/quanah-parker-e-altare-thotemico-al-club-il-giardino-lugagnano-di-marco-pessina-2306369/).
Il chitarrista Giovanni Pirrotta si prende ampio spazio per brillare in tutto l’album […] e questo vale anche per le stupefacenti parti di tastiere di Scivales. […] Raccomando “Quanah!” a tutti gli appassionati di rock progressivo, […] (Tradotto da: Henri Strik, recensione al CD Quanah!, in BACKGROUND MAGAZINE, 2013.)
[…], the result is amazing! […] What a wonderful suite! […] “A Big Francesco” (i.e. To Big Francesco) is a melancholic instrumental track filled with emotion and a poignant nostalgia that recalls the best moments of the Roman band now kept alive by Vittorio Nocenzi. (Andrea Parentin, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, progarchives.com; anche in ITALIAN PROG MAP, 5 maggio 2015.)
Questa band ha qualcosa di speciale. Loro sono i Quanah Parker, […] un gruppo pioniere del new prog italiano […]. I brani presenti in questo DVD sono una perfetta dimostrazione dello stile dei Quanah: lunghi pezzi molto elaborati, in linea con le tendenze del new prog odierno […], con gioiellini come “Silly Fairy Tale”, “Quanah Parker” e “People In Sorrow”. Una buona cover della yessiana “Roundabout” mette in chiaro qual è il vero amore del quintetto, ovvero un art rock ricco di sfaccettature, di melodie intriganti e giochi strumentali, break e ripartenze spiazzanti. E’ un piacere ritrovare un longevo gruppo di nuovo all’attivo: una band che con i vari Yleclipse, Taproban, Portal Way e Torre Dell’Alchimista ingrossa le fila del nostro new progressive. […] Riccardo Scivales […] è tra i più preparati tastieristi italiani. (Dalle recensioni di Donato Zoppo a Quanah Parker: Demovideo DVD e La Torre Dell’Alchimista: Neo, in MOVIMENTI PROG, web, 2007.)
[…] ciò che più mi ha colpito è il contrasto tra le creazioni articolate – dalla costruzione a volte molto complessa – e la fluidità di ascolto, situazione in cui emerge la capacità di creare atmosfere che trascinano e allontanano ogni tipo di etichetta o incasellamento a favore dell’universalità della musica, e alla fine stabilire se sia il prog la materia che abbiamo tra le mani diventa solo un dettaglio, e nemmeno troppo importante. Un grande lavoro di squadra, fatto di interconnessioni tra musica, parola e immagini, capace di suscitare emozioni forti sin dal primo ascolto. (Athos Enrile, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, www.mat2020.com, 20 febbraio 2015, http://athosenrile.blogspot.it/2015/02/quanah-parker-suite-degli-animali.html e http://it.paperblog.com/quanah-parker-suite-degli-animali-fantastici-2723780/)
[…] un gruppo affiatato, capace di finezze strumentali incantevoli: Scivales regala prelibatezze con il suo parco tastiere e trova un perfetto compagno d’avventura in Giovanni Pirrotta alle chitarre, […] Molto positiva, poi, la prestazione vocale di Betty Montino, […] [Un] lavoro che risulta molto omogeneo, grazie a una serie di composizioni in cui Scivales e compagni cercano di mantenere forme non esageratamente complesse, unendo il new-prog delle origini con un rock sinfonico che rimanda a Yes e Genesis e con tanta attenzione alla melodia. E’ proprio questa la forza dei Quanah Parker: la capacità di creare costruzioni sufficientemente elaborate, senza mai perdere in immediatezza ed orecchiabilità. (Giuseppe “Peppe” Di Spirito, recensione al CD Quanah!, in ROTTERS’ CLUB, 21 novembre 2013.)
Una notevole prog band, non solo preparata tecnicamente, ma dotata anche di un compositore/tastierista di notevole talento (Riccardo Scivales), […] Oltre al keyboard wizard Scivales, la chitarra eclettica di Giovanni Pirrotta (un solo più bello dell’altro, ma sulla famosa isola deserta porterei con me quello di After The Rain), la voce di Betty Montino (timbrica liquida, un po’ alla Kate Bush, per intenderci), il basso di Giuseppe Di Stefano (che si produce in alcuni pregevoli assoli) e la batteria precisa di Paolo Ongaro. […] Un prog tradizionale, “storico” ma che non sa di muffa; anzi, il merito dei Quanah Parker è proprio quello di saper realizzare una sintesi tra un patrimonio di valori musicali “antichi” però con i colori vivaci di un sound senza tempo, quindi – se proprio vogliamo – pure attuale. (Riccardo Storti, recensione al CD Quanah!, http://scrittoreprog.blogspot.it/2013/10/quanah-parker-quanah-parker-diplodisc.html, 2013.)
È un piacere ritrovare i Quanah Parker dopo il brillante debut del 2012, […] La band mantiene intatte le linee guida del progetto, tutto incentrato su un rock progressivo sinfonico ispirato ai grandi maestri Yes, Genesis, Banco del Mutuo Soccorso e P.F.M., senza però risultare tediosi, stantii o scontati. […] Ritroviamo quindi Le Orme, arrangiamenti maestosi in odore di Banco, sprazzi strumentali fluidi e personali in cui si nota un certo interplay tra le parti, anche se ovviamente Scivales è quello che emerge di più, e una cura per il particolare che solo i grandi musicisti riescono ad avere. Bellissimo l’omaggio strumentale A Big Francesco, composto di getto dal tastierista dopo la morte prematura di Francesco Di Giacomo e traccia particolarmente sentita, con Scivales grande protagonista e una sezione ritmica notevole nel ricamare i vari passaggi, anche i più complessi e tipicamente prog. Molto interessante anche Death of a Deer, un brano del 1981 ripreso e attualizzato ma comunque permeato da un’affascinante aurea new prog. Di ottimo livello gli intarsi strumentali, in cui si distinguono oltre al solito Scivales anche Pirrotta e Ongaro, a dire il vero davvero bravi nel supportare la verve del leader, così come sempre in primo piano appare la potente e precisa Montino. Suite degli Animali Fantastici è davvero un bel ritorno, che segna un ulteriore passo in avanti nella crescita dei veneti, sempre più brillanti e compatti nel portare avanti da più di trent’anni il credo del rock progressivo. (Luigi Cattaneo, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, ProgressivaMente, 26 marzo 2015, http://progressivamenteblog.blogspot.it/2015/03/quanah-parker-suite-degli-animali.html)
Si alternano così alle evoluzioni sognanti di flauti le risalite arrembanti di tastiere e chitarre che, prese per mano da una incisiva sezione ritmica, vanno man mano a comporre gli otto movimenti di una composizione di sicuro impatto, decisamente raffinata e magica. Scivales & C. dimostrano di avere tutte le carte in regola per puntare ad una risolutiva consacrazione, […] (Alessandro Freschi, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, http://www.distorsioni.net/canali/dischi/dischi-it/suite-degli-animali-fantastici, 26 aprile, 2015.)
[…] L’avvio di Danza di un mattino è di quelli che lascia il segno: un continuo rapido intrecciarsi di preziosismi dove ogni strumento (tastiere, batteria, basso, chitarra) non si sottrae al proprio compito […] Protagoniste le numerose e camaleontiche tastiere di Scivales. Gran lavoro anche per la pulsante batteria di Ongaro e la chitarra corposa di Pirrotta. Brava la Montino la quale passa dal recitato al canto senza patemi […] Come sempre riconoscibilissimo il tocco multicolore di Scivales. Apprezzabilissima la scelta di alcuni suoni che provengono direttamente dai ’70. […] È il piano virtuoso e nocenziano (e non poteva essere diversamente…) ad introdurci in A Big Francesco, dedicato al grandissimo Francesco Di Giacomo e scritto di getto da Scivales in seguito alla notizia della tragica scomparsa dell’artista. […] Lavoro che conferma, qualora ce ne fosse bisogno, le qualità tecniche e compositive di un progetto che sta recuperando in fretta il “tempo perduto”. (HamelinProg, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, http://www.hamelinprog.com/quanah-parker-suite-degli-animali-fantastici/, maggio 2015.)
[…] La suite è semplicemente molto bella, dalla scrittura varia ed armoniosa […] Tutto è giocato sulla misura e sull’equilibrio e non ci sono parti sovrabbondanti, ridondanti o avulse dal contesto. La chiave di volta a mio avviso è rappresentata anche dalla scelta dei suoni operata da Riccardo Scivales, che non esagera con gli strumenti vintage e cerca di conferire varietà nella scelta timbrica. Spesso i suoni sono cristallini e puliti e ricordano certe atmosfere new age degli anni ’90 ma i riferimenti sono quelli classici del progressive italiano storico rivisitati con la giusta dose di originalità. […] Giovanni Pirrotta […] suona con gran gusto e si inserisce alla perfezione negli arrangiamenti. […] Perfetta anche la voce di Elisabetta Montino […] Il disco è in definitiva veramente ottimo e lascia all’ascolto una piacevole sensazione, come di aria fresca dopo essere stati per un lungo periodo in un ambiente chiuso, e merita ascolti ripetuti senza che ci si debba preoccupare di esserne stanchi. (Nicola Sulas, recensione al CD Suite degli Animali Fantastici, http://www.arlequins.it/pagine/articoli/alfa/corpo.asp?anno=01%2F01%2F2015&fine=31%2F12%2F2015&ch=5924, in HARLEQUINS, giugno 2015.)
Your piece, Chant Of The Sea-Horse, is a lovely and pianistic bit of impressionism. I like it quite a lot. (Lettera a Riccardo Scivales del pianista jazz Dick Hyman, autore del LP Moog: The Electric Eclectics Of Dick Hyman, 1968.)
The recent items of Mr. Scivales about progressive keyboard styles of pianists like Rick Wakeman are amazing. I’ve never seen anything like it anywhere else. (Mark D. Taylor, lettera a Piano Today magazine, USA.)
Il progressive come metafora dell’eterno ritorno? […] La band guidata dall’eccellente pianista e tastierista Riccardo Scivales fu tra le prime a cimentarsi in una scrittura new prog […] i QP sono tornati nel 2005 e […] danno alla luce questo interessante album d’esordio, […] vicino a un rock sinfonico di ispirazione romantica, con una netta predilezione melodica e un’idea di arrangiamento “leggero”, mai invadente ma sostanzioso e denso di spunti. Al crocevia tra Yes e Orme, i QP lavorano molto sulle atmosfere, su un linguaggio diretto ma non per questo poco ricercato, anzi la figura “anomala” di Scivales – frequentazioni classiche e grande amore per il rock – incarna perfettamente lo spirito colto della band. […] Se “Flight” si sposta in territori prossimi al rock-jazz […], la superba “Asleep” vira decisa in atmosfere genesisiane, in una sorta di continuità temporale tra vecchi e nuovi QP. […] Bentornati. (Donato Zoppo, recensione al CD Quanah!, in MOVIMENTI PROG, www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3623, 2013.)
Another experienced band from Venice are Quanah Parker, […] a well balanced mix of classical influences, progressive rock and jazz. […] “Flight” is an outstanding instrumental track […], you can fly across a starry sky following dreams and notes. (Estratti da: Andrea Parentin, Rock Progressivo Italiano – An Introduction To Italian Progressive Rock, U.S.A., CreateSpace.com, Andrea Parentin, 2011, p. 330; Recensione al CD Quanah!, ITALIAN PROG MAP, web, 1° gennaio 2013, http://italianprogmap.blogspot.it/search/label/Quanah%20Parker)
[…] Parti vocali femminili limpide e angeliche […], atmosfere di chitarra elettrica quasi Cameliane con un paio di assoli velocissimi e un mix di tastiere moderne e morbidi organi vintage completano una serie di arrangiamenti di media lunghezza elaborati e lussureggianti, con un bel tocco sinfonico. […] La musica è sempre melodica, ma non manca di parti strumentali più complesse, ed è improntata a un profondo lirismo e a ricche tessiture. (apps79, recensione al CD Quanah!, http://rateyourmusic.com/release/album/quanah_parker/quanah_/ , July 26, 2015.)
2 commenti
Flora
I really codnlu’t ask for more from this article.
Riccardo
Thanks, very kind from you! 🙂